Sono 133 le Contrade che compongono lo sfaccettato mosaico del terroir del vulcano, al via una video campagna per raccontarle dalla viva voce dei produttori
Feudo di Mezzo, Santo Spirito, Rampante, Montelaguardia, Monte Ilice, Carpene, Campo Re, Sciarelle, Cavaliere, sono solo alcuni dei nomi delle 133 Contrade dell’Etna che compongono lo sfaccettato mosaico del terroir del vulcano.
Nella toponomastica delle Contrade, spesso affascinante e onomatopeica, c’è il racconto della storia dell’Etna e il ricordo delle antiche tradizioni rurali.
All’art. 3 del disciplinare di produzione della DOC Etna si fa riferimento alle zone di produzione ricadenti esclusivamente nella provincia di Catania nei comuni di Biancavilla, S. Maria di Licodia, Paternò, Belpasso, Nicolosi, Pedara, Trecastagni, Viagrande, Aci S. Antonio, Acireale, S. Venerina, Giarre, Mascali, Zafferana, Milo, S. Alfio, Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione, Randazzo.
La stratificazione delle colate laviche, l’importante escursione termica, lo scheletro dei suoli, l’esposizione e tanti altri fattori pedoclimatici significativi imprimono sulla Contrada quei tratti di unicità e riconoscibilità tanto apprezzati dai winelovers di tutto il mondo.
Le Contrade sono uno scrigno di biodiversità e formano un paesaggio straordinario che conserva nei vigneti tutto il fascino arcaico degli elementi naturali che si arrampicano fino a quota mille, dove convergono aria, terra, acqua e il fuoco dei vicini crateri.
Per riscoprire la specificità delle Contrade punteggiate dai palmenti ci affidiamo alla narrazione dei produttori che in un ciclo di video racconti on line sui canali social ufficiali del Consorzio Etna DOC ne condivideranno la vocazione ai vitigni autoctoni, gli elementi caratterizzanti del paesaggio e le espressioni che creano le ricche sfumature presenti in ogni calice di Etna DOC.
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